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'Rivista l'incriminazione di Trump per il 6 gennaio'

2024-08-28 HaiPress

Il procuratore speciale Jack

Smith non molla e rivede l'incriminazione contro Donald Trump

per l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio,tenendo conto della

decisione della Corte Suprema sull'immunità. Una mossa che apre

la strada a una nuova battaglia legale con i legali dell'ex

presidente sulla definizione di immunità presidenziale dettata

dall'Alta Corte. I legali dell'ex presidente,secondo Cnn,sono

stati colti di sorpresa: si attendevano l'atto di accusa

sostitutivo ma credevano che sarebbe arrivato in autunno.


"Un gran giurì federale del Distretto di Columbia ha

restituito un atto di accusa sostitutivo,nel quale l'imputato è

accusato degli stessi reati penali imputati nell'atto d'accusa

iniziale",si legge nei documenti depositati in tribunale.


"L'atto d'accusa sostitutivo,presentato a un nuovo gran jury

che non aveva ascoltato in precedenza le prove sul caso,

riflette gli sforzi del governo per rispettare e attuare" la

decisione della Corte Suprema,afferma ancora Smith nei nuovi

documenti depositati in tribunale.


Si tratta in tutto di 36 pagine,meno delle 45

dell'incriminazione iniziale. Nessuno dei quattro capi di accusa

contro Trump viene rimosso,ma la loro portata viene ridotta e

si sottolinea che l'ex presidente non aveva alcun incarico

presidenziale assegnato dalla costituzione in merito alla

transizione post-elettorale. "L'imputato non aveva

responsabilità ufficiali relative al procedimento di

certificazione" di voto "ma aveva un interesse personale a

essere nominato vincitore delle elezioni",proseguono i

documenti,dai quali viene rimosso il "co-cospiratore Jeffrey

Clark,l'ex funzionario del Dipartimento di Giustizia.


L'atto di Smith arriva nel pieno della campagna elettorale e

precede l'atteso dibattito fra Trump e Kamala Harris,in

programma il 10 settembre su Abc. La vicepresidente rilascerà

intanto giovedì la sua prima intervista da quando Joe Biden si è

ritirato: sarà con Cnn dalla Georgia e vi parteciperà anche il

suo vice Tim Walz. L'attesa intervista è un test per Harris e un

esame in vista del faccia a faccia con Trump,che avrà le stesse

regole dell'ultimo dibattito su Cnn tra Trump e Joe Biden:

quindi microfono spento quando parla l'altro candidato,

confronto in piedi,senza appunti.


In attesa del confronto,i due candidati si sfidano a

distanza negli stati in bilico con l'obiettivo di conquistare

importanti voti. Trump per farlo può ora contare anche

sull'appogggio di Robert F. Kennedy Jr. e l'ex democratica Tulsi

Gabbard,che intende nominare co-presidenti onorari del team di

transizione che lo aiuterà a selezionare le politiche e il

personale di una sua eventuale seconda amministrazione.


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