Il capo dello staff del premier
israeliano Tzachi Braverman sarebbe dietro il presunto ricatto a
un alto ufficiale della segreteria militare del premier per
ottenere l'accesso ai verbali delle riunioni dell'inizio della
guerra. Lo riferiscono i media locali.
Il caso ha portato all'apertura di un'inchiesta che si
concentra sulle modifiche apportate ai verbali delle riunioni
che si sono tenute tra Benyamin Netanyahu e il suo ex
segretario militare. Braverman,avrebbe anche raccolto video
sensibili delle telecamere di sicurezza dell'ex ministro della
Difesa Yoav Gallant e di un ufficiale delle Idf del premier per
scopi poco chiari.
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