L'Autorità Garante della Concorrenza
e del Mercato ha avviato un'istruttoria nei confronti di Bruno
Baldassari & F.lli,General Cavi,Icel,Irce,La Triveneta Cavi,
Mondini Cavi,Pecso Cavi,Prysmian Cavi e Sistemi Italia e
dell'associazione Italiana Industrie Cavi e Conduttori Elettrici
(Aice) per una presunta intesa restrittiva della concorrenza
nella produzione e nella vendita dei cavi di rame a bassa
tensione.
Secondo l'Autorità,- si spiega in una nota - i principali
produttori di cavi in rame attivi in Italia,anche in sede
associativa e con l'aiuto di Aice,si sarebbero coordinati
allineando,a partire dal 2005,i prezzi dei listini e l'entità
del primo sconto da applicare ai distributori. Da fine 2008,
inoltre,avrebbero introdotto - in ambito Aice - un sistema
comune per adeguare i prezzi alle variazioni del costo della
materia prima rame (c.d. "Sistema di Vendita").
Il procedimento è stato avviato grazie alla presentazione di
una domanda di clemenza da parte di una società,che ha rivelato
all'Autorità l'intesa al fine di ricevere in cambio un beneficio
sanzionatorio.
Ieri i funzionari dell'Autorità,con l'ausilio del Nucleo
Speciale Antitrust della Guardia di Finanza,hanno svolto
ispezioni nelle principali sedi delle parti,di due distributori
plurimarca di cavi in rame e della Federazione Nazionale
Grossisti Distributori Materiale Elettrico - Fme.
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