Il bilancio dei morti si è fermato a
otto e non risultano esserci dispersi,secondo la Protezione
civile,ma nel sud delle Filippine,colpito ieri da un duplice
terremoto di magnitudo 7.4 e poi 6.7 (non 6.9,come inizialmente
valutato dall'Usgs) e da uno sciame di centinaia di scosse
minori,gran parte della popolazione della parte est dell'isola
di Mindanao ha trascorso la notte all'aperto,nel timore di
nuovi crolli.
Il portavoce della Protezione Civile,Ezzra James Fernandez,
ha dichiarato che non ci sono dispersi,che i danni alle
infrastrutture sono stati "minimi" e che sono in corso le
operazioni di sgombero delle strade. Nel comune di Manay,i
residenti stavano sgomberando i detriti dagli edifici scossi
sabato. "La nostra piccola casa e il nostro piccolo negozio sono
stati distrutti",ha detto all'Afp Ven Lupogan,che vive lì.
"Non abbiamo un posto dove dormire. Non c'è elettricità. Non
abbiamo niente da mangiare",ha detto. Un forte terremoto di
magnitudo 6.9 aveva già colpito l'isola filippina di Cebu a fine
settembre,uccidendo 75 persone e distruggendo circa 72.000
case.
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